Il Consorzio di Promozione Turistica di Jesolo ha invitato me e tutta la mia famiglia a trascorrere qualche giorno al mare; questa è la seconda parte del racconto di un'intensa settimana di vacanza (la prima puntata potete leggerla qui).
Io sono nata e vissuta in pieno centro storico e il verde e il contatto con la natura sono state esperienze del fine settimana o da vacanze estiva fino a quando mi sono trasferita in campagna. Ora sono diventati una parte imprescindibile della mia quotidianità, di cui non voglio più privarmi.
Mi fa stare bene avere alberi intorno, vedere il colore delle foglie, respirare l'odore della resina e, la mattina, uscire da casa scalza con la prima tazza di caffè.
E' per questo che, all'atto della prenotazione della nostra vacanza al mare, non ho avuto dubbi sul tipo di alloggio: ho scelto di andare in campeggio.
La vacanza in tenda è assolutamente troppo spartana per chi, come me, è pigro e ama le comodità, ma trovo che il bungalow sia un giusto compromesso per assaporare i vantaggi della vita all'aria aperta, senza patirne la scomodità.
La sorpresa vera è stata che ad attenderci, al Jesolo Camping International, c'era una vera e propria casetta, una Holiday Home, assolutamente diversa dall'idea tradizionale di bungalow e da tutti quelli che ho visto finora.
Posso dirVi, senza mezzi termini, che è stata una gioia vivere per una settimana a due passi dal mare, senza mai sentire la mancanza dei comfort a cui sono abituata. La Holiday Home è elegante, curata in ogni minimo particolare dell'arredamento e della funzionalità, con una cucina perfetta, (con lavastoviglie, microonde, macchina del caffè e pentole e piatti di ottima qualità), una veranda deliziosa, l'aria condizionata, due televisioni con dvd, il wi-fi.
Non è un caso se, quest'anno, il campeggio ha meritato il titolo di miglior campeggio d'Europa e miglior campeggio d'Italia.
Una riflessione in particolare mi ha creato stupore per tutta la vacanza.
Questo è un eco camping a 360°, certificato CO2 Neutral (ovvero nessuna emissione di CO2), autonomo dal punto di vista energetico grazie ai pannelli fotovoltaici, in cui sono stati affrontati investimenti corposi per la riduzione dei consumi idrici (ad esempio ogni rubinetto ha limitatori di portata e si utilizzano lavastoviglie classe A+) ed energetici (pannelli solari, led). Ogni scelta, anche la più piccola, è stata fatta nell'ottica dell'ecosostenibilità.
Pensate che al Miniclub le attività sono curate da un azienda specializzata in divulgazione scientifica pedagogica e ai bambini sono proposti giochi sulle tematiche ambientali. :)
Il mio stupore è dovuto al fatto che semplicemente non credevo possibile coniugare qualità, anche estetica, ed ecosostenibilità a questo livello di eccellenza.
Qui, in questi vialetti ordinati, ogni particolare racconta una storia cominciata tanti anni fa, a cui alla passione e all'impegno di alcuni (sognatori) si è aggiunto il sostegno di molti altri e, dalla proficua collaborazione fra pubblico e privato, è nata e sta prosperando questa realtà, che oggi è giustamente uno dei fiori all'occhiello di Jesolo.
Non voglio nascondere che sono rimasta affascinata. Ciò che ricerco e di cui gioisco sono proprio i sogni che si realizzano e che vanno oltre all'immaginabile: le meraviglie del possibile, insomma.
(Ne ho
incontrate altre due, in questa località di mare. Continuate a
leggere.)
Anche i bimbi sono stati felici qui, quasi esaltati da questa possibilità di sperimentare nuovi spazi di autonomia: Biondazzurra si è avventurata da sola fino al supermarket interno (dove c'era il papà), sognando il momento in cui potrà girare per i vialetti da sola, in monopattino, come facevano i bimbi più grandi (e più piccoli, ma per fortuna non se n'è accorta).
Killò ha imparato subito a scendere dalla veranda per lanciarsi in esplorazione del giardino comune, alla ricerca di aghi di pino e di conchiglie.
Sono prime esperienze preziose, vissute da noi genitori con orgoglio ma anche con la serenità che permette un contesto protetto.
Su quella veranda abbiamo mangiato, giocato, fatto le bolle, cantato e abbiamo ascoltato il rumore del mare. Solo una siepe ci divideva dalla spiaggia libera e, aperto il cancelletto con il pass che avevamo sempre al collo, ci ritrovavamo con i piedi nella sabbia, davanti al mare.
Fra i ricordi più belli terrò la passeggiata fatta con la mia bimba, verso le sette di sera, quando siamo scappate per concederci una gita “per sole femmine” e lei mi ha sussurrato: “A volte è necessario prendersi una pausa dai maschi”. (La saggezza l'ha ereditata da me, non serve dirlo, vero?)
Abbiamo passeggiato, con le infradito in mano, su una spiaggia vuota che sembrava ancora più ampia, godendoci il vento e la luce della sera, e l'ho ascoltata parlare e mi è sembrata così grande, così cresciuta....
Le foto del sole che sorge le ha invece scattate Matteo.
Capite che sono una donna fortunata. All'alba io dormo, come si addice alle vere pigre, ma al risveglio trovo foto appena scattate, brioches appena sfornate e un marito felice di questo suo momento di libertà e solitudine, sulla spiaggia. Mi pareva brutto non condividere almeno le foto, visto che le brioches e il marito li tengo per me ;)
Già prima di partire, per pura curiosità di cronista del Mondo di Là, mi ero documentata sugli stabilimenti balneari, alla ricerca di informazioni circa l'accessibilità delle spiagge.
Sul sito Jesolo.it ho incontrato un bel progetto: Jesolo 4all. Se mi seguite da un po', sapete che quelle due soavi paroline, “per tutti”, mi attraggono come il miele attrae le api.
Arrivata al mare, ho avuto l'occasione e il piacere di conoscere Emanuela Bressan e Renzo Partel dell'associazione “Jesolo Sport Paraplegici”.
Lei ha un sorriso contagioso e un modo dolce, ma deciso, di parlare. Lui è un vulcano di energia e di entusiasmo, e non dimostra i suoi 60 anni: velista, fondatore della prima squadra di basket per atleti paraplegici, ha organizzato per anni un torneo di tennis internazionale e ha girato l'Europa.
Loro mi hanno confermato che, a Jesolo, è possibile andarsi a godere un bagno in mare, anche se ci si muove su ruote. La passeggiata sul lungomare, di 13 chilometri, è totalmente accessibile, così come gli accessi al mare. La quasi totalità degli stabilimenti ha adeguato le passerelle fino a 20 metri dall'acqua e ha il bagno disabili. Nel 90% degli stabilimenti c'è la sedia job, una particolare sedia adatta alla mobilità sulla sabbia.
Il progetto 4all è ancora più ambizioso: un team, di cui Emanuela e Renzo fanno parte, visita gli alberghi e le strutture ricettive che hanno aderito, per rilevare i dati sull'accessibilità. Le misure delle camere, degli spazi, l'ampiezza delle porte, le caratteristiche dei tavoli, la presenza e la dimensione di scalini vengono messi on line, corredati da foto, in modo che il turista con bisogni speciali possa vedere e valutare la reale accessibilità in base alle proprie esigenze all'atto della prenotazione ed evitare poi spiacevoli sorprese.
La vacanza serena e facile, che puoi prenotare direttamente sul sito, piace a tutti ed è questo il senso del “per tutti”: non sono alberghi per disabili, ma alberghi accessibili, inclusivi, in cui anche chi si muove su ruote non troverà difficoltà.
D'altro canto, ad ogni genitore, non sfuggirà la comodità di poter accedere al mare con il passeggino, senza arrampicarsi, senza sollevare pupi e attrezzi, in una gara di sollevamento pesi estenuante.
In questi giorni ho ripensato spesso ad una frase che Renzo ha detto durante la nostra chiacchierata e che diceva più o meno: “Bisogna dire ai ragazzi che sono su sedia a ruote di uscire da quelle case e venire a fare sport e a viversi la vita”.
Io mi incanto davanti alle Paralimpiadi, e di giovani che da quelle case sono usciti ne ho visti sfilare tanti.
Sono le persone capaci di sognare eventi inimmaginabili, come Renzo, a tracciare una strada, ad aprire nuovi mondi possibili. Sono i sogni il motore della vita? Di certo sono i sogni realizzati che emozionano me e mi rincuorano.
Altri sognatori li abbiamo incontrati alla base nautica di “Uguali nel Vento”, l'associazione di vela che, nel 2008, ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino, riuscendo anche a conquistare il dodicesimo posto in classifica: una sfida mai riuscita prima in Italia a imbarcazioni di equipaggio.
Quest'anno gli atleti jesolani non si sono qualificati, ma le gare vittoriose della vita non sono solo quelle che prevedono la conquista di medaglie.
Mi vedete nella foto (sì, sono io, con le Birkenstock di ordinanza e il cappello del mare) insieme ad Angelo Boscolo, che è stato il team leader dell'equipaggio di Pechino ed è tuttora il coach, a Stefano Maurizio, uno dei velisti, e a Riccardo, il figlio quattordicenne di Angelo, a sua volta velista appassionato. Ed è stato proprio Riccardo a farmi vedere le barche, a spiegarmi di come gli atleti, disabili e non, salgono sulle imbarcazioni, a raccontarmi gli allenamenti, le regate.
L'obiettivo di questa associazione è “promuovere lo sport della vela, consentendo a persone diversamente abili e normodotate, di regatare ad armi pari (Uguali nel Vento) e di vivere assieme lo sport quale forma di aggregazione sociale, favorendo una sana e leale competizione tra individui diversi”.
Riccardo mi parlava di sedie a ruote, di come è possibile, per le persone senza l'uso delle gambe governare una barca o muoversi all'interno dell'imbarcazione e lo faceva con la spontaneità e l'empatia di chi ha dimestichezza con queste realtà, pur senza sperimentarle sulla propria pelle.
Il mio pulsante cuore di mamma si chiedeva nel frattempo se anch'io sarò capace di trasmettere ai miei figli le mie passioni e i valori in cui credo, se saprò insegnare l'amore per la natura, il rispetto per l'ambiente e per le persone, la ricchezza della diversità. E' una sfida impegnativa ed avvincente.
E' la mia sfida.
A chiusura di questo lungo lungo racconto, so che Vi chiedete qual'è stata la reazione del mio campione di fronte al mare.
Sono riuscita a immortalare l'entrata in acqua di Killò che, indossati i braccioli, è partito sicuro e sprezzante del pericolo, deciso a dimostrare tutta la sua invidiabile acquaticità. L'inesperienza gli ha giocato un tiro barbino: non poteva infatti immaginare che un temibile nemico fosse in agguato e lo avrebbe costretto ad una pronta ritirata.
Nel mare ci sono le onde e le onde sono il Male.
La foto si intitola: “Entro, entro, entro. Esco, esco, esco”.
Non c'è stato verso, per tutta la vacanza, di convincerlo a ritentare l'eroica impresa.
Link:
Tutte le informazioni sulla città di Jesolo, sulle iniziative e sulle prenotazioni on line si trovano sul sito e sulla pagina Facebook.
Se avete intenzione di organizzarVi una vacanza, non dimenticate di consultare la mini guida proposta da Mammagiramondo di Viaggiare è il mio peccato.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia nel coinvolgermi in questa iniziativa e tutti Voi che avete avuto la pazienza di leggere fino a qua. Grazie. :)
domani (oggi) commento meglio, intanto bacio :* e grazie per aver condiviso!
RispondiEliminaNoi abbiamo una roulottina quindi il resoconto sul campeggio è graditissimo :) !!! E grazie anche per aver condiviso tutto il resto :) !
RispondiEliminaroulottina? che invidia! :)
EliminaNe ero cera fin da quando avevo saputo delle vostre vacanze, e leggere i tuoi post me l'ha confermato: mi hai fatto venire voglia di andarmene a Jesolo, proprio a vacanze finite...
RispondiEliminaMa anche di passeggiare nella spiaggia con la bimba che non ho, di essere per una volta io la dormigliona e non lui, di beccarmi le brioche al risveglio, di comprare un bellissimo cappello e di partire per conoscere persone forti, entusiaste ed energiche piene di sogni, grinta e ottimismo.
Le onde sono state anche il nemico del duenne, che solo all'ultimo giorno ha trovato il coraggio necessario per correre a picchiarle con la paletta, ovviamente proprio quando c'era mareggiata e lui e le onde erano alti uguali, lascio indovinare chi ha vinto...
Che bello leggerti, quanto mi sei mancata!!
Bacione!
G.
Giada, anche a me è mancato questo nostro mondo on line. Ora ci rifaremo.
EliminaLe onde le sconfiggiamo a palettate l'anno prossimo e un giretto al mare d'inverno potremmo organizzarlo :)
mio marito sarà felice di leggere che in campeggio si può stare anche comodi, ehehe! io ho cercato di portare lui e la piccola in tenda, ma la mia idea è stata messa ko...ma così...è tutta n'altra storia! buona giornata!!!
RispondiEliminaIn realtà lì ho visto tende spaziali. E camper.
EliminaIo sono troppo pigra, capisco tuo marito :) Si va nel bungalow!!!
Bellissimo post; fa proprio venire voglia di andare a Jesolo!
RispondiEliminaTi invidio le brioches del marito, e sopratutto il fatto che ti lascia dormire al mattino: il mio mi sveglia e mi dice: "Sono pronte le brioches?"
Posso mandarlo a lezione dal tuo?
ahahahh possiamo accordarci. Tu però gli hai spiegato bene questo tuo desiderio? Gli hai proprio detto: "Amore, la mia vita sarebbe pienamente felice se tu, un giorno, mi portassi a letto la colazione?".
EliminaProva a dirglielo bene, (puoi ricattarlo anche), e semmai chiediamo a Matteo :)))))))))
Sembra che hai trascorso un ottimo soggiorno. Così felice per te!
RispondiEliminaHo trascorso un ottimo soggiorno, pieno di avventure e ricco di significati. Grazie per l'affettuosa accoglienza e per la piacevole compagnia.
Eliminainteressante tutto. Non conosco Jesolo, ora sono molto curiosa
RispondiElimina:)
EliminaSono molto curiosa anche io. Se andrai a Jesolo, poi mi racconti? :)
Ciao, sono Cristina, ma da quattordici anni mi conoscono come la mamma di Riccardo. Vorrei mandare un abbraccio a te e ai tuoi bimbi che, con una mamma fatta cosi', diventeranno senz'altro delle persone speciali.
RispondiEliminaPiacere! Grazie cara Cristina di queste parole, spero veramente che riuscirò a fare un buon lavoro ;)
EliminaTu ci sei già riuscita.
Saluta Riccardo da parte mia. :))
questi bambini bella. sembra che hanno un sacco di divertimento in acqua
RispondiEliminaIn acqua e non solo :)
EliminaBella vacanza, belle foto e bella esperienza! Grazie per condividerla!!!!
RispondiEliminaSai che anche noi abbiamo "provato" qualche giorno di campeggio in una "mobil home",(che é come il vostro bungalow praticamente)?...a me é piaciuta tantissimo come vacanza a parte il piccolo particolare che abbiamo perso Elisa per quasi mezz'ora (né l'una né noi altri siamo abituati a uscire dalla porta e avere la natura).....che angoscia!
Un abbraccio per te e uno alla tua splendida famiglia!
Perso Elisa per mezz'ora?????????
EliminaSappi che non riesco nemmeno ad immaginare cosa si prova e gradirei mantenere questa mia ignoranza in materia. :)
Grazie anche dell'abbraccio e sarei curiosa di sapere come sono andate le tue vacanze, qui in Italia.....
tua figlia è sempre più bella, e killò troppo forte nella foto che scappa dall'onda!
RispondiEliminaGrazie. Sono molto orgogliosa del tempismo e dei riflessi dimostrati nello scattare quella foto :)
EliminaIl prossimo anno, se te lo offrono a giugno, ci incontriamo. ;)
RispondiEliminaMi piace questo tuo sguardo lungimirante ;)
EliminaPost letto tutto d'un fiato e molto apprezzato! Le onde del mare fanno sempre brutti scherzi!!!
RispondiEliminaPensa che nemmeno io lo immaginavo che le onde potessero essere così temibili. Quante cose ho ancora da imparare ;)
EliminaMi tocca attraversare tutta la pianura padana dunque?? Perché dopo un racconto e delle foto così la voglia di vacanze a Jesolo e' decisamente alta. Bravi!
RispondiEliminaMarzia, se attraversi la pianura padana, gradirei essere inserita fra le tappe del viaggio. :)
Eliminaquanti bei ricordi, che vi resteranno per tutta la vita!
RispondiEliminahai già cominciato a trasmettere ai tuoi figli le tue passioni e i valori in cui credi, continua così... questo post la dice lunga sul tuo impegno.
ciao ivana
Ciao Ivana,
Eliminaho visto che hai seguito tutta la nostra avventura jesolana e ti sei sempre fermata a lasciarmi un commento. Ti ringrazio davvero dell'affettuoso incoraggiamento.
Spero di incontrarti spesso su questa pagina :)
ma con tutte ste cose avete avuto tempo di spaparazzarvi al sole? ;-)
RispondiEliminanoi a Jesolo ci andiamo spesso, la prox estate provero' questo campeggio, sembra proprio figo!
bacio
Uelllààààààààààààààà! E' bello incontrarti qui e vedere che mi segui anche in questa vita virtuale, ma resta il fatto che è troppo che non ci vediamo!!!
EliminaL'estate prossima, prima o dopo Jesolo, ti aspetto. Bacia tutti, norvegesi, italiani e misti :)))))))
Si' dobbiamo vederci, magari anche prima dell'estate prossima eh?
EliminaIntanto continuo a seguirti sul blog, e' veramente bello! bacio
Fantastico. Io non sono da campeggio ma questo me lo segno per l'anno prossimo. Bello bello. E bellissimo il tuo post come al solito mi trasmetti un sacco di serenità. E sai che grazie a te quest'anno sto seguendo le paralimpiadi e grazie a te sono riuscita a spiegare a Stefano un sacco di cose che forse prima non avrei saputo spiegare.
RispondiEliminaMa sei una bloggerina con i controfiocchi! Ogni volta che ti leggo mi viene voglia di provarle tutte le cose che racconti!
RispondiElimina"Entro, entro, entro. Esco, esco, esco" è troppo bella. ;)
I miei sinceri complimenti per il tuo blog. Divertente, interessante, scritto bene. Devi essere proprio una mamma in gamba :)
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