Quaranta tondi tondi

Ho 39 anni, ma per un'ora ancora.

Giusto il tempo di radunare i pensieri, di scriverli qui, e sentirò suonare la mezzanotte. Al dodicesimo rintocco della campana inizierà la mia prima giornata da quarantenne.

Fa un certo effetto, almeno a me.

Quaranta. Un bel suono, pieno e tondo.

"Ciao, mi chiamo Barbara, e ho quarant'anni".

Mi ripeto questa frase, per abituarmi, per pronunciarla con la giusta intonazione, per costruire una naturalezza che man mano verrà. 

Se mi conosco, e mi conosco, la dirò per i prossimi cinque anni, così com'è, senza variazioni. 

Io, per i prossimi cinque anni, avrò quarant'anni. :)

In realtà non mi è mai importato molto della mia età anagrafica, e, nel dichiararla, mi sono sempre presa parecchie libertà, aggiungendo e togliendo anni secondo le necessità del momento. 

Lo trovo semplicemente divertente.

E' un mio vezzo.

Mi rendo però conto che questo è un compleanno importante e in questi giorni mi sono sentita chiamata a tirare un bilancio della mia vita fino a qui.

Ho scoperto che le lunghissime liste di "cose che ho" e di "cose che ho fatto" sono inutili. Sono insipide, freddine e  dicono davvero poco.

Nell'illuminazione di un attimo di lucidità, ho visto chiaramente che per fare un bilancio significativo devo concentrarmi non tanto sull'avere, ma sull'essere.

Il nocciolo della questione è: "Sono felice di ciò che sono oggi?".

Ho individuato la domanda che ritengo fondamentale, e non è poco. 

Ora cercherò le risposte.....

Ecco, è mezzanotte.

Posso dire la mia frase: "Ciao, mi chiamo Barbara, e ho quarant'anni. Inizio la mia giornata speciale nel modo migliore, ovvero andando a dormire".