Ho sperimentato un orribile stato d'animo, nuovo per me, distruttivo per la sua negatività.
Conoscevo
già l'indignazione, provata di fronte alle ingiustizie, alle
ipocrisie, alle strategie infami, e il suo diventare spinta
all'azione, alla protesta.
Ora
ho provato la rabbia sterile.
L'ira.
Arsa
da una rabbia cieca, ho SPRECATO due giorni della MIA vita,
due giorni pieni con strascichi nel week end.
Per
nulla, se non per confermare la banale scoperta della mia impotenza
di fronte ad alcuni fatti.
Io
non voglio vivere così, non voglio vivermi così.
Ma
non riuscivo a spegnere l'incendio, non bastava razionalizzare, né
distrarsi in altre attività. Mentre il fuoco della rabbia mi
bruciava il fine settimana, sono stata a guardare.
Lunedì
c'è stata la svolta.
Ho
accompagnato i bimbi a scuola, tutti e due (!) e sono tornata a casa,
nel silenzio irreale che non sentivo da oltre un mese.
Di
malumore, innervosita, ho preso l'aspirapolvere, maledicendo il
disordine e la disorganizzazione che mi rubano il tempo.
Ma
poi....
Illuminata
da un pallido raggio di sole, la crepa sul muro che ci è
stata regalata dal recente terremoto, mi è parsa ancora più grande
e più profonda e mi ha ricordato qual'è la vera impotenza, quella
assoluta, quella che poteva non lasciarmi alcuna scelta.
E
mi son sentita felicemente stupida e ingrata, ma più leggera. Ho
pulito la mia casa, contenta di averne una, di avercela ancora,
pregustando il piacere che avrei provato nel rivederla in ordine.
Le
braci della rabbia si sono però riaccese nel corso del lungo
pomeriggio di nervosismi, esasperazione, sgridate ai due dispettosi
nanetti, ed è tornata la negatività.
Ma
poi....
Killò
ha sbattuto malamente la faccia sul divano, ha pianto poco e il
sangue si è subito fermato, ma il taglio che vedevo all'interno del
labbro era troppo profondo, troppo grande.
Una
crepa su mio figlio e un'impotenza ancora più vera e crudele.
Così,
mentre abbracciavo una sorellina preoccupata, mentre attendevo il
ritorno dei due uomini di casa partiti alla volta del pronto
soccorso, la rabbia si è infine spenta.
Nella
notte, dopo un'attesa lunghissima e due punti di sutura, quando i
miei uomini sono apparsi sulla porta, stanchi e sorridenti,
l'equilibrio si è ristabilito.
Scelgo
il sorriso e la consapevole felicità.
In sintesi:
La
rabbia è un mostro cattivo.
La
battaglia è stata dura e cruenta.
Il
mostro è stato sconfitto da due crepe e due punti.
:)
Scelgo il sorriso e la consapevole felicità.
RispondiEliminadevo dirmelo piu' spesso!!
un abbraccio tesssssor
ammazza come rielabori bene tu. brava!
RispondiEliminarielaboratrice professionista. :)
Eliminaottima sintesi!!!
RispondiElimina"Scelgo il sorriso e la consapevole felicità".Questa me la appiccico al frigorifero!!!
Montagne russe ultimamente, eh? Resti la mia poetessa preferita!Un bacio!
RispondiEliminaLe crepe restano, ma non sempre è un male, hanno l'importante funzione di fare memoria. Un bacio al piccolo ricucito, noi ci siamo passati l'anno scorso (5 punti in fronte).
RispondiEliminaFare memoria è molto bello.
EliminaAnche le rughe allora... ;)
a me le rughe non dispiacciono infatti: bisogna solo portarle bene, no?
EliminaBisognerebbe ogni giorno pensare e usare le frasi come questa"scelgo il sorriso ela consapevole felicità",solo che a volte non è possibile perchè siamo circondati con le persone "diverse"che vedono e sentono solo quello che vogliono.Un bacio!
RispondiEliminaAdele mia, le persone che vedono e sentono solo ciò che vogliono sono quelle che mi hanno fatto conoscere la rabbia (come tu hai avuto modo di vedere).
EliminaAdesso passo alla fase due, in cui quelle persone non le vedo e sento più io, perchè voglio sorridere e stare bene.
Questione di scelte
Coraggio, i momenti di sconforto non mancano (e lo dico anche io alla luce di un evento che ci sta sconvolgendo), ma il coraggio di affrontare il mostro ci distingue... Un grosso abbraccio
RispondiEliminaSo che hai passato un week end faticoso, ma mi spiace sapere che c'è un evento sconvolgente.
EliminaA volte i mostri si sconfiggono in poco tempo e con poco sforzo, come è successo a me.
Aperiamo che anche il tuo sia un pappamolle :)
Come sempre riesci ad insegnarmi qualcosa...spesso non scelgo il sorriso e invece dovrei farlo e dovrei essere io a ricordarlo a te e non il contrario! Un abbraccio
RispondiEliminaWow, letto tutto d'un fiato...sei meravigliosa!
RispondiEliminaIo però, non credo che la rabbia sia un sentimento "cattivo" e "sterile".
RispondiEliminaNon credo nemmeno che tu abbia perso due giorni.
Come ogni mostro, va conosciuto.
Non solo per saperlo combattere.
Non tutto ciò che ci sembra cattivo è "solo" cattivo. no?
lo vedi anche dal disegno!!!! non sarà mica un mostro così spaventevole vero??? <3
EliminaVedo che di rabbia ne sai più di me :)
EliminaA parte gli scherzi, io parlo di questa rabbia fine a se stessa, che non ha portato a nessuna azione e che si è mangiata due giorni.
Non sarà solo cattiva, certo, ma l'unico vantaggio è che ci ho scritto un post :)
il mostro del disegno è una sorpresa che ti svelerò nei prossimi giorni :)
Non voglio sembrarti "smielosa" nè poco pratica, ma non credi che anche tu Barbara-mamma-fatta-così puoi concederti di essere sterilmente incazzata per due giorni? Delle volte crediamo di essere invincibili, e molte volte lo siamo e lo vogliamo essere. Qualche volta perdiamo, ma è una battaglia con il resto del mondo e con noi stessi. Concediti di essere arrabbiata, anche se non serve che a scrivere questo bellissimo post. Un abbraccio e sentiti libera di mandarmi a quel paese ;D!
EliminaAlla fine con la rabbia ho dovuto venire a patti e me la sono immaginata un po' come la tosse, e' tanto fastidiosa ma serve al corpo per liberare il respiro. Io ci ho messo molto a trovare una cura ragionevole quindi complimenti per lo sguardo sorridente sulle crepe!
RispondiEliminatrovo che il paragone con la tosse sia davvero azzeccato. :)
Eliminagrazie
un abbraccio al piccolo ferito, ed un più grande alla mamma
RispondiEliminatenchiù
EliminaUn bacino al piccolo Killò.
RispondiEliminatenchiù
EliminaChe bello sapere che il tuo sguardo va avanti alle bassezze del mondo... Ecco ho capito il perché di 2 punti per una "sciocchezza".... Dovevi riflettere, tutto accade per un perché!!
RispondiEliminaQuando mi capita di "vivere" quelle emozioni deleterie chiamo a gran voce la parte di me che pensa sempre ad essere positiva, che mi dice di mandar al diavolo chi non merita e di focalizzare su ciò che veramente vale per me. Funziona? solo a volte!
RispondiElimina:)
EliminaL'importante è provarci
Non sai il senso di invidia che ho provato leggendoti.
RispondiEliminaLeggendo la tua consapevolezza, la tua lucidità, mi sono sentita un elemento da protozoico: io la rabbia, pur sentendola arrivare per tempo, non riesco quasi mai ad arginarla, ad elaborarla.
I miei non sono mai due giorni, a volte sfociano nelle due settimanew, lasciandomi sfiancata.
Leggerti mi sta aiutando: è da sabato che sono arrabbiata, e non trovo soluzioni per stare meglio: ora provo a usare le tue parole come un mantra...
Grazia
Devo confessarti però che parto avvantaggiata: per carattere non sono tipa da arrabbiature lunghe.
EliminaIl modo migliore per venire fuori da quasi tutto è farsi una gran risata. Ci hai provato??? :)
che bello risentirti... e poi... il mostro... direi rabbia trasformata... mi piace un sacco questa tua qualità di saperti inc... con forte emozione e poi trasformare sicuramente mandando giù tante amarezze, ma ottenendo un grande risultato !un bacino lu
RispondiEliminacara Lu un risultato certo è stato ottenuto e arà nel prossimo post, quando riuscirò a pubblicarlo ;)
Eliminacoraggio veramente! ho letto anche l'altro post e mi sono sentita indignata, colpita da un pugno in pieno volto. ma adesso devi solo pensare a superare come già stai facendo e a sorridere...un abbraccio fortissimo!
RispondiEliminaciao Leucosia,
Eliminagrazie dell'affetto. Sto già sorridendo, perchè non ho tempo da perdere ;)
un abbraccio a te
Passaci sopra ai mostri, calpestandoli un po'.
RispondiElimina"L'essenziale è invisibile agli occhi".
Ti abbraccio quasi a stritolo.
Giuseppina
Credo tu sia la Giuseppina di Ciacio, vero?
EliminaLa frase del piccolo Principe è adattissima e stritolo te e lui che siete una squadra stupenda.
Se invece non sei quella Giuseppina, grazie e ti abbraccio lo stesso :)
sai che c'è? che non ho parole, se non complimenti!
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